mercoledì 7 maggio 2014

A volte confessano


Ieri sera ho guardato l'immondo Ballarò dell'Uomo che ride, che di solito evito, solo per vedere Tsipras, immaginando che questo nerboruto acheo avrebbe fatto strame della marmaglia piddina al grido di "Questa è Spartaaaa!"

Macché, lo hanno schiaffato con il Partenone sullo sfondo per farci capire che parlava dalla Grecia, se no non ci saremmo mai arrivati, gli hanno dato un simultaneista che invece del greco probabilmente gli si rivolgeva in bergamasco antico, visto che non capiva le domande; è riuscito solo un attimo a dare l'impressione di essere contro l'austerità ed a quel punto Floris, credendo che fosse anche contro l'euro (lo rassicuriamo, l'acheo è dei loro), gli ha immediatamente tolto la parola passandola ad altre ben più autorevoli personalità politiche come la Bonafé. Un trattamento demmerda che il povero Alexis non si meritava, dopotutto. Già la Spinelli è un pain in the ass, figuriamoci il resto della combriccola della sinistra italiana che è costretto ultimamente a frequentare. Son cose brutte.

Sbrigata la pratica greca si è giunti a parlare di euroexit (grazie a Francesca Donato) e qui è accaduto 'o miracolo. La deputata verde tedesca Ska Keller, Ska come un genere musicale famoso negli anni '80, alla domanda sulle conseguenze dell'uscita dall'euro ha detto, papale papale, che rinunciando all'euro in Germania si perderebbero moltissimi posti di lavoro nel settore dell'export, perché nessuno più comprerebbe i prodotti tedeschi diventati carissimi. Quod erat demonstrandum.
Oh, benedetta ragazza, da quant'è che noi lo diciamo, venendo regolarmente derisi dalla marmaglia, che la nostra classe dirigente fa gli interessi della Germania e non dell'Italia. Meno male che è arrivata l'omina verde a dirlo in TV su TelePUDE. Floris l'ha zittita prontamente à la Tsipras con la scusa dei tanti ospiti ma ormai l'omelette era fatta ed avevano tutti sentito.
Ribadisco il concetto: uscendo dall'euro la Germania è fottuta, c'est foutu, ist alles futsch, it is fucked up. Ormai è cassazione.
One step beyond!


16 commenti:

  1. Grande (usual) humor nero.
    Solo piccola pedanteria: Spartani erano Dori non Achei (sebbene entrambi di ceppo ariano e venuti in tempi diversi dalle stesse steppe).
    Certo, nerboruto "doro" è quasi una cacofonia :-)

    Su gli esiti "inevitabili"dell'internazionalismo spinelliano (pater) ti segnalo questo splendido studio di Arturo
    http://orizzonte48.blogspot.it/2014/04/storia-non-troppo-segreta-della-pace.html

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  2. Hai ragione ma, appunto, nerboruto doro mi suonava male ed essendo sinestesica la frase mi appariva fucsia a pallini verdi ;-) Mi leggo Arturo. Grazie.

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  3. Anonimo14:51

    Brava Lameduck. Ieri sera ho visto quella parte del programma e ho pensato ciò che tu stessa hai scritto: "quod erat demonstrandum".

    Safonte

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  4. Anonimo20:22

    Io non ce l'ho fatta a vedere quell'immondizia di talk show politico. Proprio non ce la faccio. Se ci sono dei pezzi degni di nota o interessanti, li guardo in differita su internet.


    Zugzwuang

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  5. Anonimo20:41

    Si vede che la povera verde tedesca non era stata avvisata del come funzionano le cose con la stampa italiana.

    Teresa

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  6. non deve stupire. i Verdi europei sono fra i partiti più europeisti e pro-capitale di tutti.

    Verdi, PS, PPE, ALDE sono tutti veramente uguali. differiscono al limite sugli ecoincentivi.

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  7. Nell’inconscio collettivo dei tedeschi esiste una concezione distorta dell’Italia. La trattano come se fosse già inglobata nel grande Reich il quale, come un buon padre di famiglia, ha un occhio intransigente, verso questo famiglio un po’ ribelle e pittoresco. La verde walchiria in effetti pensava di parlare agli abitanti di un Land tedesco. Giustamente in Italia la maggior preoccupazione che abbiamo è l’andamento dell’industria tedesca. Siamo molto dispiaciuti del fatto che la Germania avrà difficoltà a vendere i propri prodotti col rischio di licenziamento dei produttivi operai teutonici. Ma tant’è. Il mercantilismo omicida il popolo tedesco ce l’ha nel sangue; il piglio e l’arroganza dei primi della classe pure. Insieme al latte materno succhiano anche quel po’ di delirio di onnipotenza che li forgia come spade d’acciaio nelle acque del Danubio. I coraggiosi leccaculo nostrani naturalmente rimangono inermi sulle loro sedie di cartone; con questa non-azione la cara Fraulein ha avuto la conferma dei propri pregiudizi. Pizza, mafia, mandolino und vigliacchen. Floris è stato molto reattivo nel dribblare l’imbarazzo parlando d’altro e trovando scuse plausibili, anche perché il suo stipendio è determinato da queste bieche abilità. Certo che imparare a gestire la paura che prova ogni volta che un intervento non collima col suo database pre-registrato, dev’essere impresa notevole. Non sia mai che riesca ad allargare il proprio orizzonte mentale visto che in altri siti la dilatazione ha raggiunto dimensioni da guinness.

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    1. in quanto a pregiudizi e preconcetti non mi pari diverso dai tedeschi,dire che la "valchiria verde" ha parlato in nome del popolo tedesco è come dire che floris ha dribblato in nome del popolo italiano,ti senti forse rappresentato da lui? Pizza, mafia, mandolino und vigliacchen = mercantilismo omicida il popolo tedesco ce l’ha nel sangue; il piglio e l’arroganza dei primi della classe pure. Insieme al latte materno succhiano anche quel po’ di delirio di onnipotenza che li forgia come spade d’acciaio nelle acque del Danubio=negri sporchi puzzolenti

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    2. Comunque una cosa l'euro l'ha portata, ha acceso di nuovo i nazionalismi, questi si i più beceri, si sono riitrovati in un sol colpo tutti i luoghi comuni più triti sui popoli europei. E' che quando non ti lasciano scampo la reazione è e sarà sempre la più semplicistica. Non andiamo a trovare le cose che possono unire ma le cose che dividono. Questo accade perchè la costruzione dell'unione europea è stata attuata con il minimo di democrazia e il massimo del paternalismo. Hanno pensato che saremmo stati felici di avere un grande dono che ci avrebbe fatto finalmente dimenticare la nostre divisioni, mentre avremmo solo avuto bisogno di essere lasciati in pace proprio per accettare le nostre divisioni e da li ripartire dando valore alle nostre diversità, come se bastasse una moneta a poter far sentire più popoli un unico popolo. I soldi, solo i soldi, nient'altro che i soldi.

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    3. Non è razzismo, ma autodifesa. Il pregiudizio è una facile generalizzazione, ma è supportata da fatti concreti. L'importazione coatta di schiavi induce il forte ad alzare il tiro per la prevaricazione sul debole, facendo leva sulla fame e l'ignoranza, producendo guerre nei paesi di origine con la conseguenza di emigrazioni non spontanee, ma forzate; con la distruzione lenta ma inesorabile della cultura dei popoli; con l'adesione obbligatoria a un pensiero unico in nome del DioDenaro; con l'imbastardimento progressivo delle lingue e delle credenze naturali delle nazioni. Le diversità arricchiscono tutti. Invece l'omogeneo minestrone del quale facciamo parte sta producendo risultati contrari alle speranze di fratellanza tra gli uomini di tutta la terra. Si chiama identità. Che tu giustamente rivendichi nel momento in cui affermi che Floris non ti rappresenta come italiano, anche se lui lo ignora. Il potere, la censura, chi gli paga lo stipendio non vuole il contraddittorio, ama nascondere la verità. E questo io lo chiamo tradimento. Il potere bancario tedesco non vuole condividere il benessere comunitario, ma desidera l'annessione. Distruggendo le identità delle nazioni che fanno parte dell'unione mettendole in uno stato di bisogno permanente. Per questo scopo usa le sinistre dei vari Paesi perché nell'inconscio collettivo la "sinistra" è dalla parte del popolo, il quale, si ritrova a dover gestire una dissonanza cognitiva tra il tradimento che sente dentro e le asserzioni contrarie che sente fuori. Io sarò anche razzista a parole, ma loro lo sono nei fatti.

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    4. Non penso affatto che tu sia razzista ci mancherebbe mi trovo sempre d'accordo con quello che dici ed anche questa volta. Volevo solo ribadire che uno dei tanti guasti dell'euro è stato quello di obbligare milioni di persone a sentirsi in un'unica grande casa, quando poi casa non era ma solo un recinto per animali. Ciao

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  8. Anonimo19:45

    Questo video lo dedichiamo al lobotomizzato popolo piddino e a quegli "eruditi" possessori del bene impagabile della "ragione raziocinante" che dissertavano su alcuni blog "irradianti"sapere ,che la Germania sarebbe stata contraria all'adozione dell'euro e che in caso di difficoltà da parte dell'Italia,considerate le evidenti asimmetrie dei due paesi,ci avrebbero volentieri accompagnato alla porta d'uscita dell'UE.Questo si sosteneva,in alcuni "autorevoli" ambienti "de sinistra",in buona compagnia con gli indefessi difensori dell'innocenza dei tedeschi nella costruzione del lager eurista,che è stato progettato,of course,a loro insaputa e contro la loro volontà,(come no!)Luciano

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  9. @Pier delle Vigne
    non ho contestato il contenuto ma la forma,non ti penso razzista perciò credo che almeno noi, tra noi, dovremmo essere un po più rigorosi nel rivolgere la nostra rabbia verso il vero nemico quella elite che campa sulle nostre debolezze facendoci odiare anche il vicino di casa

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  10. @rossoallosso. Perfettamente d'accordo. Prendendo in prestito le parole di Fiore: "guardiamo a ciò che abbiamo di simile, che ci unisce e non alle differenze". Di guerre tra poveri si alimentano quelle elite che vivono grazie alle nostre divisioni. Quindi grazie per la piccola ma necessaria scossa

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  11. Giuseppe02:37

    Concordo con rossoallosso quando invita a non parlare per "pregiudizi e preconcetti", che alla fine rischiano di diventare, inconsapevolmente, razzisti. Io starei anche molto attento all'uso della parola "popolo", che è in sé una semplice astrazione, ma è stata spesso utilizzata per fini politici ben poco nobili... In realtà il popolo in sé non esiste, ma è composto da una somma di interessi, singoli o di "classe", che finiscono per divergere. Il fatto che in Germania la disoccupazione sia tenuta artificialmente bassa non solo grazie a una moneta troppo debole, ma anche all'enorme numero di mini-job, dimostra che la realtà è sempre più complessa di come appare a prima vista. Se è giusto dire che la Germania nel suo complesso si è arricchita grazie all'Euro, non si può certo dire lo stesso del "popolo tedesco": la classe imprenditoriale e anche alcune fasce di lavoratori si sono certamente arricchite, ma svariati milioni di persone sono state tenute fuori dal banchetto. Quindi: attenzione a non prendersela con "i tedeschi" tout court, non avrebbe senso.

    Questo non toglie che il messaggio di Pier delle Vigne delle 12:15, depurato da ciò che ho scritto sopra, sia, ahinoi, vero. E' un dato di fatto che le classi dirigenti tedesche, da quasi un secolo e mezzo, cerchino di imporre il loro dominio sull'intero continente, provocando sempre tragedie. Vent'anni dopo Sedan, con la liquidazione di Bismarck che aveva perseguito, dopo l'unificazione, una politica di stabilizzazione interna ed esterna, la Germania di Guglielmo II già si lanciava nelle prime politiche di "Beggar-thy-neighbour", destinate a diventare sempre più aggressive fino a essere una delle principali cause (forse la principale) dello scoppio della prima guerra mondiale. E poi, tutto quello che già sappiamo, dal Nazismo all'Unione Monetaria. Politiche segnate da un punto fondamentale: rapporti sempre e comunque non-cooperativi con le altre nazioni.

    Ecco, la Germania è una tragica anomalia nel nostro continente, continua fonte di destabilizzazione e di istanze fortemente antidemocratiche. L'Unione monetaria è solo l'ultimo esempio di gioco non-cooperativo messo in atto dalle élite tedesche nei confronti delle altre nazioni; e anche se dovesse crollare, non credo che con essa crollerebbero le mire della Germania sul continente. Come si possa risolvere questa situazione, non lo so davvero.

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    1. vero Giuseppe,e son sempre coloro che hanno defenestrato Bismark che usano la Germania come braccio armato dell'impero nel nostro continente,braccio che opportunamente Stalin aveva amputato ma che i suoi detrattori hanno riattaccato con relative conseguenze.
      Concordo pue che il termine "popolo" sia stato travisato ed abusato così come i "diritti umani" che in loro nome hanno fatto macelleria e tocca proprio al popolo riprendersi ciò che gli hanno rubato,il significato originale dei termini

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